Lo stato dell’arte (in strada)
Giornata studi dedicata ai temi della libera espressione e al professionismo tra arte e spazi pubblici
Mercoledì 21 maggio, Teatro Carcano
Corso di Porta Romana 63, Milano
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Per il secondo anno consecutivo, Outdoor Arts Italia, in collaborazione con il Municipio 1 del Comune di Milano e con il Teatro Carcano, organizza, mercoledì 21 maggio dalle ore 10.00 alle ore 17.30 al Teatro Carcano, l’incontro pubblico Lo stato dell’arte (in strada). Il convegno internazionale dedicato ai temi della libera espressione e al professionismo tra arte e spazi pubblici si divide in due aree tematiche che saranno affrontate in quattro tavoli di lavoro e in due presentazioni.
Ad aprire la seconda edizione del convegno è Elisabetta Radice, Responsabile della gestione generale del Teatro Carcano. A seguire, il Presidente del Municipio 1 di Milano, Mattia Abdu Ismahil, porta il saluto istituzionale dell’amministrazione comunale, sottolineando il ruolo centrale del centro storico come luogo di incontro tra arte, cittadinanza e cultura urbana.
La giornata di studi inizia alle ore 10.30 con un tavolo di confronto sullo stato dell’arte di strada in varie città italiane attraverso le testimonianze di artisti e artiste e l’incontro con due aziende che gestiscono piattaforme di gestione online del fenomeno, per avere un panorama preciso dell’attualità e della realtà.
L’arte di strada è vita e colore delle città; è gioia, musica, teatro, danza e circo. Scandisce il ritmo della vita quotidiana e coniuga la libertà di espressione con la formazione artistica. Può essere semplice desiderio di comunicazione, ma anche trasformarsi ed evolvere in una professione vera e propria. Quanto tutto questo è presente nella consapevolezza degli artisti, delle artiste, del pubblico e degli amministratori? Durante l’incontro della mattina, coordinato da Giuseppe Boron –Presidente Outdoor Arts Italia ETS e promotore del Focus Nazionale sulle Arti in Strada presso Outdoor Arts Italia ETS – si affronta anche il tema di come l’arte di strada occupi uno spazio condiviso da tutti, dove ogni performance può trasformarsi in un'occasione di incontro e dialogo. Lo spazio pubblico non è solo una cornice, ma un luogo di partecipazione attiva, in cui ogni individuo può diventare sia spettatore che attore. L'arte che si fa nelle piazze, nelle strade e nei parchi crea un legame profondo tra la cultura e la comunità, favorendo un’esperienza di condivisione che appartiene a tutti e tutte e che si arricchisce di significati collettivi.
La sessione di discussione pubblica riprende nel pomeriggio, dalle ore 15.00 alle ore 17.30 con la seconda parte intitolata Professionismo e spazio pubblico. Creatività, filiera, mobilità e accesso al mercato. Insieme a esperti si discuterà di promozione, distribuzione, management e mercato dell’arte di strada, di professionismo, professioni e buone pratiche nelle outdoor arts e del ruolo delle organizzazioni intermedie e dei festival nello sviluppo dei settori creativi.
La premessa di questo secondo tavolo di lavoro è che la sopravvivenza del sistema Italia, nell’ambito della produzione e distribuzione di opere di spettacolo dal vivo, è costruita attorno alla tenacia appassionata con cui gli artisti e le artiste hanno fatto fronte alla realtà delle concrete opportunità economiche. Questa è ancora oggi la ragione per cui scontano un’eredità pesante, in termini di mentalità “garage” della produzione artistica. Il contesto attuale forza gli artisti a considerarsi imprenditori, responsabilizzati a farsi carico di una pluralità di ruoli e competenze che finisce per indebolire la propulsione artistica stessa. È anche questa una delle ragioni della scarsa penetrazione dei prodotti nazionali nel mercato internazionale. L’arte di arrangiarsi, in bilico tra professionismo e indulgenza al sommerso, è una strada solo all’apparenza di libertà. Outdoor Arts Italia è convinta che la crescita di un intero sistema culturale si possa fare solo accogliendo insieme la sfida di comprenderlo, interpretarlo e reinventarlo. Per questa missione esistono già in Italia diritti riconosciuti, piattaforme e strumenti operativi di stampo europeo. Manca tuttavia una conoscenza diffusa di come sviluppare il sistema culturale, di chi fa parte di questa catena e di dove dirigere gli sforzi per lavorare insieme. Per Outdoor Arts Italia manca anche la consapevolezza che buone e cattive pratiche esistono ovunque, ma è solo confrontandole e riconoscendole che l'artista può dare piena dignità al proprio lavoro.
Programma:
Ore 10.00 Saluti di benvenuto di Elisabetta Radice e Mattia Abdu Ismahil
Ore 10.30 Lo stato dell'arte di strada - Un breve riassunto e l'attualità tavola rotonda su
molteplici cambiamenti dell’arte di strada a Roma, Milano, Bologna e Genova, città teatro di
restrizioni sempre più pressanti attuate attraverso nuovi regolamenti e chiusure di spazi insieme a una progressiva tecnologizzazione del fenomeno. Intervengono gli artisti Gigi Folino artista di
strada di Milano, Tatiana Zacharova artista di strada di Genova, Giacomo Gamberucci
Rappresentante Comitato artisti di strada di Bologna, Italo Cassa rappresentante Coras -
COmitato Romano Artisti di Strada; intervengono anche gli amministratori di due società che
gestiscono le due piattaforme più conosciute: Ugo Vivone, amministratore della società Open
Stage e Alice Caporale, responsabile progetto Arthecity. Introduce, coordina e modera Giuseppe
Boron.
Ore 11.15 Lo stato dell'arte di strada - Cultura e comunità Incontro sulla riscoperta della cultura
come strumento di rigenerazione territoriale e come motore di inclusione sociale. Intervengono:
Christian Gangitano, Urban Art Specialist e socio fondatore ATS Casa degli Artisti; Nadia Fulco,
co-direttrice artistica e responsabile progetti di teatro sociale e per il territorio di ATIR; Valeria
Fornoni, regista e socia di ATIR; Alessia del Corona, assessora alla cultura Municipio 1 - Comune
di Milano; Veruska Mandelli, assessora alla cultura Municipio 8 - Comune di Milano; Francesca
Vitale, avvocata, operatrice culturale e ideatrice Fringe Milano Off e Fringe Catania Off; Federico
Toso, ex direttore FNAS e ora responsabile del progetto OCA Doc per la cooperativa DOC Servizi
facente parte del direttivo dell’associazione Outdoor Arts Italia. Introduce, coordina e modera
Giuseppe Boron.
Ore 12.30 dibattito pubblico.
Ore 15.00 Promozione, distribuzione, management e mercato. Intervengono Eleonora Ariolfo,
progettista culturale, amministratrice delegato di Reve Srl e direttrice di Outdoor Arts Italia e
Federico Toso, artista, ex direttore della FNAS e attuale membro del consiglio di amministrazione di Outdoor Arts Italia.
15.30 Professionismo, professioni e buone pratiche nelle outdoor arts Tavola rotonda con
Massimo Pontoriero, fondatore e presidente di UNISCA, Matina Magkou, ricercatrice presso il
SIC.Lab Méditerranée dell'Université Cote d’Azur, Francesca Martinelli, direttrice della
“Fondazione Centro Studi Doc”. Al centro del panel ci sono: il nuovo codice dello spettacolo e la
mappatura delle professioni; il professionismo, le pratiche e gli strumenti di esplorazione
internazionale e le pratiche e risorse nazionali.
Ore 16.20 Il ruolo delle organizzazioni intermedie e dei festival nello sviluppo dei settori
creativi. Tavola rotonda con Eleonora Ariolfo, Mike Ribalta, responsabile delle relazioni internazionali di FiraTàrrega, uno dei principali festival europei di arti di strada, Filippo Malerba, esperto di politiche culturali e innovazione sociale e Davide Perissutti, direttore artistico di Circo all’inCirca.
Partecipazione gratuita previa registrazione sul sito di Outdoor Arts Italia: www.outdoorarts.it
Info: Tel. 011 315 7308 | M. info@outdoorarts.it