Paolo Colombo, dopo i grandi successi delle ultime stagioni al Teatro Carcano, propone un nuovo ciclo di history telling per raccontare tre storie di uomini che hanno pensato in modo diverso il futuro, l’ecologia, la politica.
Forse mai come oggi è importante tornare a riflettere su queste vicende controcorrente: perché anche la nostra storia è alle soglie di una svolta.
Alexander von Humboldt. All’origine dell’ecologia, e non solo
Nell’800 dicevano che era l’uomo più famoso al mondo dopo Napoleone. Esplorò luoghi pressoché sconosciuti agli occidentali. Scrisse libri di successo planetario. Antischiavista e democratizzatore della scienza, conobbe e ispirò scienziati come Darwin, letterati come Goethe, rivoluzionari come Bolìvar. Capì l’impatto dell’uomo sul cambiamento climatico. Spiegò che tutte le cose sono intimamente collegate e che l’universo è un immenso organismo sul quale il genere umano non ha diritti di sfruttamento. Eppure il mondo occidentale lo ha completamento dimenticato.
Paolo Colombo racconta e Michele Tranquilini disegna dal vivo la storia di Alexander von Humboldt, un vero gigante del pensiero e della conoscenza che con due secoli di anticipo sollevò questioni fondamentali per il futuro del genere umano. E, soprattutto, fornì risposte che gli uomini non volevano – e ancora non vogliono – ascoltare.
Ci sono vicende e personaggi della Storia legati – nel bene e nel male – alla volontà di non conformarsi alle aspettative generali, alla spinta a seguire idee, comportamenti e obiettivi differenti da quelli prevalenti, alla capacità (o alla presunzione) di vedere ciò che nessuno è capace di vedere. Sono vicende e personaggi di cui a volte ci si dimentica. O di cui si parla troppo, fino a non capirne più molto. Eppure, in quei casi, la Storia è comunque sulle soglie di una svolta: dopo, niente sarà (o niente avrebbe più potuto essere) come prima.
Paolo Colombo, dopo i grandi successi delle ultime stagioni al Teatro Carcano, propone un nuovo ciclo di history telling per raccontare tre storie di uomini che hanno pensato in modo diverso il futuro, l’ecologia, la politica.
Forse mai come oggi è importante tornare a riflettere su queste vicende controcorrente: perché anche la nostra storia è alle soglie di una svolta.