Il personaggio più importante della tradizione occidentale, divenuto nei secoli e per tutti, credenti e non, l'archetipo della vita giusta (alle cui parole potersi appellare anche contro la Chiesa e i suoi capi, come per esempio fece Dante) a tutti noto come Gesù Cristo, è in realtà una costruzione successiva. Gesù e Cristo, infatti, sono due figure diverse, che rimandano a due religioni diverse: il gesuanesimo e il cristianesimo, quest'ultima conosciutissima, la prima quasi per nulla. Delle molte cose che oggi si attribuiscono a Cristo il Gesù terreno era del tutto ignaro e mai le avrebbe approvate come riferite a se stesso.
Ma quando è iniziata questa costruzione della figura di Cristo che ha oscurato il vero Gesù? Chi furono coloro che l’operarono? Si trattò di un inganno o piuttosto di un'operazione necessaria, perché il solo Gesù senza la maestà che gli viene dall'essere considerato anche il Cristo non sarebbe mai diventato l'archetipo universale che ancora oggi è? E soprattutto: è possibile una sintesi storicamente onesta e spiritualmente consapevole che ancora faccia vivere dentro di noi sia Gesù sia Cristo, per quella nuova e antichissima spiritualità di cui questo Occidente ormai privo di religione ha urgente bisogno?