A grandissima richiesta torna sul palco del Carcano, dopo anni di continui successi, la narrazione di un’avventura straordinaria, troppo poco conosciuta.
È il 1914, e proprio mentre si accende il devastante rogo della Prima Guerra Mondiale, Sir Ernest Shackleton si lancia in una incredibile impresa, del tutto pacifica. Attraverserà per primo, a piedi l’Antartide. Ne viene una vera e propria Odissea che durerà due lunghissimi anni, nella quale i ventotto protagonisti sopravvivranno tra i ghiacci in condizioni apparentemente impossibili. Una storia impressionante e avvincente, fatta di leadership, di determinazione, di fiducia reciproca, d’inflessibile ottimismo. Una storia che ci costringe a chiederci cosa voglia dire essere ‘eroi’ e – soprattutto – quale idea di eroismo (di guerra o di pace?) vogliamo per il tempo che viviamo.
Una storia che non si può raccontare solo a parole: mentre scorre la narrazione di Paolo Colombo, Michele Tranquillini, illustratore professionista di successo, disegna questa incredibile avventura con un effetto di suggestione inimitabile.