Hiram Otis è l’ambasciatore degli Stati Uniti d’America alla fine dell’Ottocento e, seguendo la moda dell’epoca, acquista un castello in Inghilterra. La sua famiglia è composta dalla moglie Lucrezia, dal nipote Washington, dalla figlia Virginia e da due terribili e disobbedienti gemelli. Il castello acquistato è infestato dal fantasma di Sir Simon, scorbutico nobiluomo del tardo Cinquecento, costretto a passare l’eternità imprigionato nella dimora finché un’antica profezia non verrà compiuta. Mentre la famiglia stabilisce legami di buon vicinato con i nobili locali, Virginia passa molto tempo tra le mura del castello, in compagnia della governante. È l’unica cui sembra importare realmente della sorte di Sir Simon ed è anche l’unica che veda in lui del buono.
Una storia che mette in contrapposizione Inghilterra e America sottolineandone i pregi e difetti, rappresentata in questo adattamento con una scenografia piena di effetti speciali con videoproiezioni e parti dell’arredamento che si muovono creando un’atmosfera da ghost story ma mantenendo la leggerezza del racconto originale di Oscar Wilde.