Impero del male o guida del mondo libero? Il tragico test della guerra in Ucraina ha riacceso le controversie sul ruolo globale dell’America. Proprio come ai tempi della guerra fredda, in Italia sono riemerse correnti di un antiamericanismo profondo e antico. Ma anche negli Stati Uniti la politica estera è oggetto di un dibattito feroce. C’è un’anima isolazionista dell’America che ha precedenti storici importanti. La combatte un establishment legato a un’interpretazione “imperiale” della propria missione. All’interno della società Usa forze potenti tifano per il nemico. Perfino chi crede alla superiorità del modello occidentale, è in affanno per trovare una strategia efficace con cui reagire alla sfida della Cina. La spaccatura in due delle “Americhe” ha conseguenze internazionali.
La nazione leader dell’Occidente ha un profilo diverso a seconda che la governino i democratici o i repubblicani; è un modello diametralmente opposto se si guarda a New York e alla California, oppure al Texas e alla Florida. In un mondo dilaniato da tensioni militari, economiche, energetiche, c’è ancora spazio per un’egemonia americana?
Autori e interpreti: Federico Rampini, scrittore, editorialista del Corriere della sera da New York dopo essere stato per un quarto di secolo corrispondente di Repubblica dall’Europa, dalla Cina e dagli Stati Uniti. Con lui in scena suo figlio Jacopo Rampini, cresciuto tra la California e Parigi, attore a New York, interprete “globale”.