Monica Guerritore mette in scena in forma drammatica i momenti finali della tragica vita di Giulia Trigona, zia di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. La Contessa Trigona sposata e madre di due figlie percorre il corridoio di una squallida pensioncina. Nella stanza 8 il giovane ufficiale che aveva lasciato l’aspetta ed è lì che verrà trovata morta, massacrata da 27 coltellate, poche ore dopo.
A raccontare il delitto saranno le deposizioni date al processo che saranno lette in scena ma a raccontare i “momenti fatali” che l’hanno fatta deragliare e perdersi saranno scene, ricordi, monologhi di grandi personaggi femminili che la Guerritore ha interpretato e che incarnano la passione e il furore che solo i personaggi immaginari hanno.
Ognuna abita una stanza, ognuna di loro dirà quello che la Donna non può più dire.
Il Tradimento, la Perdita, la Caduta, il Sesso… Marianne, Liubov Andreevna, La Lupa, la Signorina Giulia, Emma Bovary. Da questo mondo fatto di passioni e sofferenze che ancora ci irretisce emergono due donne e il loro “NO”. Carmen e Oriana Fallaci. È l’inizio di una nuova consapevolezza… nuove forme, nuove musiche, nuovi racconti e una nuova leggerezza.