Peppe Servillo legge “La presa di Torino”, un racconto di Maurizio de Giovanni tratto dal libro “Il resto della settimana” accompagnato alla chitarra da Cristiano Califano per l’esecuzione di alcune canzoni… sportive. Un film in versi, un esilarante viaggio, una trasferta da sogno verso un’insperata vittoria del Napoli (che culminerà con la vittoria del suo primo scudetto) di un eterogeneo manipolo di tifosi “malati” di tifo calcistico, accecato da una passione sfrenata e sfacciata, il tutto contornato da orde di uomini che si agitano nello stadio e non solo.
Un ambiente osservato con ironia, acume ed amore e con un occhio rivolto più alle gradinate che al campo di gioco con personaggi che sembrerebbero inventati ma che nella realtà esistono veramente. Uno spaccato del calcio a 360 gradi ma anche uno spaccato della vita.