Ho qui composto, nella forma di brevi sermoni, miei versi editi e inediti nei quali meglio riconosco lo sconvolgimento attuale: innamoramento ira vergogna pietà caduta della speranza bagliori di speranza esortazioni tristezze, tutto insieme senza virgole perché così lo stiamo vivendo. Amore per la specie. Odio per la specie. Benedizione e maledizione. Sono i miei versi più predicatorii, i più difficili da scrivere senza presunzione. È a me stessa per prima che sono rivolti, a me e al mio celeste pollaio (verso rubato all’amato Nino Pedretti), perché è piccolo l’umano e l’immagine di un celeste pollaio tiene insieme la piccolezza di noi tutti, l’idiozia, la tenerezza e tutto il cielo.
Mariangela Gualtieri